La fobia sociale o disturbo d'ansia sociale consiste nella paura di trovarsi in una situazione, generalmente pubblica, potenzialmente umiliante, in si è esposti al giudizio altrui. Le persone affette questo disturbo, peraltro piuttosto frequente, circa il13% della popolazione mondiale, cercano di evitare le situazioni in ci debbono fare qualcosa davanti agli altri, ad es. mangiare, parlare, fare la propria firma. Nei casi di ansia da prestazione, un tipo di fobia sociale, i soggetti temono, oltre il normale, la prova per cui devono essere giudicati, ad es. cantare, fare un esame, gareggiare ecc Oltre alla pura e alla tensione, questi individui sviluppano una serie di sintomi fisici: instabilità, rush del volto, tachicardia, tremori, vomito, diarrea. Le cause possono essere ricercate in traumi infantili, basso livello di autostima, ipersensibilità al rifiuto. Di solito, la maggior parte di questi pazienti sono perfettamente in grado d'individuare la causa che dà origine alla propria ansia. Per costoro trovarsi al centro dell'attenzione diventa un incubo: si sentono impacciati e fortemente imbarazzati.
Un esempio
Cerchiamo di ricordare un periodo della nostra vita in cui più o meno intorno all'adolescenza arrossivamo facilmente ci vergognavamo se il giorno dopo era prevista una festa con gli amici, non dormivamo in previsione di un appuntamento dato ad un coetaneo dell'altro sesso. Ci veniva detto che tutti questi comportamenti erano propri di un timido, e malgrado la scienza del comportamento abbia fatto passi da gigante, è quasi certo che quei comportamenti siano tuttora definibili come tipici di una persona timida. E' però possibile che queste timidezze associate nella età adulta ad una estesa serie di evitamenti delle situazioni sociali, alla paura di esprimere il proprio giudizio in pubblico, al timore di essere o apparire inadeguati, costituiscono il nucleo centrale della cosiddetta fobia sociale. Un giovane di circa 30 anni impiegato in un ufficio pubblico che percorreva ogni giorno un lungo tratto di strada in automobile raccontava che i due momenti cruciali della sua giornata erano rappresentati dal contatto con l'esattore al casello autostradale. Anni prima in una occasione, aveva causato un ingorgo a causa della mancanza di spiccioli nell'uscire dall'autostrada. Si era improvvisamente reso conto che non avrebbe mai più potuto sostenere il disagio che gli era parso di avere procurato a tutto il mondo ed aveva cominciato a preoccuparsi non solo di avere i contanti per tutte le occasioni in cui doveva pagare qualcosa, ma anche di pensare a lungo e in anticipo a tutto ciò che era utile fare in società per non procurare agli altri un motivo di disagio e a se stesso un'insostenibile condizione di malessere fisico e psicologico. Evitare, evitare di apparire, evitare di comparire, evitare di essere sottoposti a qualsiasi tipo di giudizio, evitare. Il paziente affetto da fobia sociale organizza tutto il suo tempo e tutte le sue azioni con l'unica prospettiva di sentirsi rassicurato dal non entrare in contatto con il giudizio del prossimo.